mercoledì 28 febbraio 2024 – ore 19.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
Agnese Amico (Italia)
ALALIE
Agnese Amico hardingfele (violino tradizionale a 8 corde di Hardanger), violino
musiche di Agnese Amico
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Hilde-Marie Holsen (Norvegia)
EDIACARA
Hilde-Marie Holsen tromba, elettronica
musiche di Hilde-Marie Holsen
con il sostegno della Reale Ambasciata di Norvegia, Music Norway
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a cura di Luca Vitali
Biglietti
7€ intero – ridotto 5€^ e 2€^^
^ ridotto per studenti dell’Università di Bologna e possessori Carta Giovani Nazionale
^^ ridotto per studenti del Conservatorio “G. B. Martini” Bologna e del Liceo Musicale Lucio Dalla
ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale
verrà applicato uno sconto di 2€ sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’inizio del concerto
Prevendite
www.boxerticket.it
Luogo
Centro di Ricerca Musicale
Teatro San Leonardo
Via San Vitale 63, Bologna
Il concerto di Agnese Amico riprende il progetto di ALALIE, titolo del suo primo album in solo, pubblicato dall’americana zOaR Records (l’etichetta di Elliott Sharp), che contiene musica interamente improvvisata sull’hardingfele. Il lavoro si sofferma sulla sensazione di alalia, ossia di perdita di parole, pensieri e ricordi che porta all’incapacità di interagire con un determinato ambiente. La sua musica è «un’esplorazione della sensazione di alalia con i miei paesi d’origine siciliani e norvegesi e gioca con questo senso di distacco. La musica prende ispirazione dalle canzoni popolari di quelle terre, senza pretendere di farle mie. Le canzoni interagiscono, come l’odore della neve e dei fichi si fondono in un unico profumo indefinibile»
Agnese Amico è violinista di formazione classica la cui attività si divide tra il repertorio classico, con il lavoro in orchestra e in ensemble, e l’improvvisazione, in varie formazioni. Dal 2019 è membro del Quartetto Obliquo, una formazione di archi dedita alla ricerca sui nuovi linguaggi musicali, e della DOOOM Orchestra. Amico possiede anche una formazione in studi urbani, e l’interazione tra suono e spazio è un elemento del suo lavoro (Canticchi – Mac Studi D’artista 2023).
Da due anni ha approfondito lo studio dell’hardingfele (o hardangerfele), strumento tradizionale in uso nelle regioni sudoccidentali della Norvegia, dove viene usato per la danza, accompagnata dal battito ritmico dei piedi. Nella sua conformazione moderna questo tipo di strumento a corda è molto simile al violino, differenziandosene per la costruzione (legno più sottile e decorazioni caratteristiche) e soprattutto per le quattro o cinque corde aggiuntive che risuonano per simpatia insieme alle quattro principali che vengono suonate sul violino.
EDIACARA di Hilde Marie Holsen è una suite immersiva in tre movimenti correlati, ciascuno intitolato a un’epoca geologica lontana (fino a mezzo miliardo di anni fa), composti ed eseguiti dalla stessa Holsen.
Improvvisati in tempo reale, tutti i suoni – sia acustici che elaborati elettronicamente – derivano dalle varie risorse strumentali della sua tromba. Ciò che potrebbe sembrare il drone di una glass harmonica, un tappeto d’archi, un corale sepolcrale o, cosa più sconcertante, il ritmo tremolante e ansimante di un maiale in cerca di tartufi, si rivela essere prodotto solo da respiro e fiato.
Tramite il campionamento e la riproposta dell’intero repertorio di potenziali rumori del suo strumento, sia soffiati che percussivi, Ediacara evoca una sinfonia sonora il cui peso e densità possono ricordare il “suono organizzato” di Edgard Varèse o la pionieristica musique concrète di Pierre Henry. E quando suona la tromba come una tromba, il suo suono puro, le sue note tenute a lungo sono potentemente espressive quanto qualsiasi solista di successo a cui si può pensare.
Aspri schemi percussivi lasciano il posto a droni meditativi e ariosi per poi alterarsi nuovamente quando l’attenzione si sposta, per così dire, dal dettaglio ravvicinato alla visione a campo lungo, o viceversa.
Tutto sembra essere in un costante stato di flusso, in continuo cambiamento e in divenire, connessuna visione finale in vista, solo uno sviluppo più incessante, come se riecheggiasse una sorta di evoluzione graduale la cui velocità glaciale di cambiamento è vista in time-lapse, e intere epoche di suono sembrano volare via in un minuto.
“I titoli rappresentano diversi periodi geologici – Ediacarano, Cambriano, Ordoviciano – che si sono susseguiti, e si riferiscono al modo in cui i diversi organismi compaiono e muoiono con i cambiamenti climatici e i diversi continenti che si formano e si disgregano”, dice Holsen. “È un’immagine stimolante di come i miei suoni vengono creati e trasformati, ma sembra anche rilevante per il tempo in cui viviamo ora: l’era Cambriana si sovrappose all’era Ordoviciana con temperature sempre più calde, portando il livello del mare ad innalzarsi, e il periodo fu caratterizzato da un clima globale estremamente caldo”.
Questa prospettiva geologica fornisce sia un quadro concettuale per urgenti preoccupazioni ambientali, che una perfetta metafora per l’evoluzione della sua metodologia di creazione del suono, e con questo terzo progetto Hilde Marie Holsen si sta confermando come una delle principali nuove voci della musica contemporanea, non solo norvegese.
Immergendo il suono della tromba nei paesaggi dell’elettronica, la musica di Hilde Marie Holsen si colloca tra jazz, contemporanea e drone ipnotici, scavalcando le barriere tradizionali per raggiungere un qualcosa di unico nella musica contemporanea attuale.
I suoi primi due album, «Ask» (2015) e «Lazuli» (2018), sono stati pubblicati dall’etichetta norvegese Hubro ottenendo un immediato riscontro da testate come, tra le altre, The Guardian, The Wire e The Quietus. Dopo di allora si è esibita in numerosi festival e istituzioni di tutta Europa, tra cui inaGRM (Francia), Punkt, Ultima Contemporary Music Festival, OsloJazz (Norvegia), 12Points (Irlanda/Spagna), Rewire (Olanda), Moods (Svizzera), Ab Salon (Belgio) e London Jazz Festival (Inghilterra), sia in veste di solita che collaborando con band e musicisti come Silent Fires, Bilayer, Holsen&Cassiers (in duo con Lynn Cassiers), FOOD, Maja S. K. Ratkje e Alessandro Sgobbio (Italia).
Nel corso del 2023 ha publicato due album: Holsen&Cassiers: Walking in Circles è uscito su Stroom a gennaio, e il suo terzo album in solo Ediacara è uscito per la sua etichetta Pelun ad agosto.
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