sabato 11 maggio 2024 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
– – > Dorothy Moskowitz & United States of Alchemy (Stati Uniti, Italia)
– – > UNDER AN ENDLESS SKY prima assoluta
Dorothy Moskowitz voce, pianoforte; Melissa Falarski voce;
Francesco Paolo Paladino computer; Gino Ape oboe, xilofono;
Pierangelo Pandiscia salterio ad arco, liuto, metallofoni; Giampaolo Verga violino;
Tiziano Popoli pianoforte, sintetizzatori, pianoforte giocattolo;
Alessandro Fogar sintetizzatori analogici e digitali; Angelo Contini trombone, conchiglia,
didgeridoo
un progetto di Francesco Paolo Paladino
musiche di Francesco Paolo Paladino, Dorothy Moskowitz
testi di Luca Chino Ferrari
residenza & registrazione 7, 8, 9, 10, 11 maggio & concerto 11 maggio
a cura di Walter Rovere
una produzione di AngelicA
Biglietti:
10 € | ridotto 5 €
Ridotto:
– per studenti dell’Università di Bologna, del Conservatorio di Musica
“G. B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale Lucio Dalla
– ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto
di 2 € sul biglietto intero
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
prevendite
Boxerticket
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
Nel marzo 1968, la Columbia pubblicò l’album omonimo dei The United States of America; considerati la prima band rock a usare massicciamente l’elettronica dal vivo (con primitivi sintetizzatori e ring modulator costruiti per la band da Tom Oberheim e Richard Durrett), questo loro primo (e unico) album ha assunto, nel corso degli anni, uno status mitico; campionato nel nuovo millennio da Diplo e Mac Miller, è ora acclamato come un classico della psichedelìa più visionaria.
Formatasi ufficialmente a Los Angeles nel 1967, la band aveva avuto origine dall’incontro nel ’63 a New York della cantante e autrice Dorothy Moskowitz con Joseph Byrd, compositore allievo di John Cage, e attivo in quegli anni nell’orbita di Fluxus (con nomi come Charlotte Moorman, La Monte Young e Philip Corner tra gli esecutori delle sue opere!).
Francesco Paladino proviene invece dalla new wave italiana dei primi anni 80; dopo la band A.T.R.O.X., a metà del decennio ha intrapreso un percorso particolarissimo a nome Doubling Riders, un progetto nel quale, utilizzando la pratica del collage su nastro e della collaborazione a distanza tipica del tape network industriale di quegli anni, ha coinvolto musicisti delle estrazioni musicali più diverse (Alain Neffe, Vox Populi!, Pascal Comelade, Giovanni Sturmann, Piero Milesi, Cristina Kubisch, Roberto Musci, Tiziano Popoli, Tommaso Leddi proveniente dagli Stormy Six, Riccardo Sinigaglia dai Futuro Antico…), realizzando alcune opere che, spaziando tra elettronica, minimalismo, tocchi etnici e avant-folk, e richiamando l’esoterismo della Third Ear Band o i momenti più astratti dell’etno-progressive degli Aktuala quanto l’ambient post-industriale a loro coevo, si collocano tra gli esiti più singolari della nuova scena musicale italiana.
Se Paladino aveva proseguito il suo percorso nel nuovo millennio con una certa regolarità (intrecciando negli ultimi anni collaborazioni con nomi come Judy Dyble, Sean Breadin, Martyn Bates, Edward Ka-Spel), dopo lo scioglimento degli United States, la Moskowitz, a parte un tour con Country Joe & The Fish e un lp di jazz standards uscito per una piccola etichetta nel ’78, si era dedicata all’insegnamento e risultava scomparsa dalle scene da decenni; ma nel 2021, la pubblicazione in edizione limitata di un cd di canzoni create con lo scrittore Tim Lucas come “colonna sonora” per il suo libro The Secret Life of Love Songs, ha permesso a Paladino di rintracciarla.
Nasce così il progetto Dorothy Moskowitz & The United States of Alchemy: impiegando lo stesso modus operandi della collaborazione a distanza, Paladino ha cucito attorno alle armonie vocali di Dorothy e ai testi di Luca Chino Ferrari (poeta e autore di libri su Syd Barrett, Third Ear Band, Tim Buckley…) ammalianti tessiture strumentali estratte dai contributi di un “collettivo virtuale” di dieci musicisti (tra cui Breadin, Sinigaglia, Mauro Sambo, Enten Hitti ecc.).
Unendo i rispettivi mondi, abbracciando geografie e temporalità musicali diverse in una forma caleidoscopica ma al tempo stesso miracolosamente organica, il risultante Under an Endless Sky, uscito a marzo 2023, ha scalato le classifiche di fine anno e ha ottenuto recensioni entusiastiche da parte di riviste come The Wire, Uncut, Mojo e Blow Up suscitando i paragoni – non a caso, stilisticamente e temporalmente – più disparati: Nico, Terry Riley, Marianne Faithfull, Mercury Rev, Flaming Lips, Robert Wyatt, Linda Perhacs…
Su commissione di AngelicA, per la prima volta Moskowitz, Paladino, e altri otto musicisti della scena sperimentale italiana (alcuni già partecipanti alla registrazione originale, altri convocati ad hoc) si incontreranno fisicamente, per una residenza e concerto che presenterà, in prima assoluta, nuovi arrangiamenti dei brani del disco e anticipazioni del prossimo già in lavorazione.
Walter Rovere
Dorothy Moskowitz è una cantante e cantautrice americana nota per essere la cantante e paroliere principale della band, dalla breve durata ma di riconosciuta grande influenza, The United States of America.
La sua carriera nella musica è lunga, e va dalle sue prime esperienze di compositrice di canzoni per gli spettacoli universitari al Barnard College, all’entrare a far parte dei circoli avanguardistici associati a Fluxus a New York nei primi anni ’60, agli studi di etnomusicologia seguiti alla UCLA di Los Angeles, a lavori come voce fuori campo in trasmissioni radiofoniche e televisive a San Francisco negli anni ’70 e ’80. Dorothy ha trascorso gran parte della sua carriera successiva come autrice di musiche per produzioni teatrali per bambini, e come insegnante di musica nelle scuole.
Dopo essere andata in pensione da un’appagante carriera come insegnante, Dorothy ha recentemente intrapreso delle collaborazioni con artisti provenienti da tutto il mondo. Le sue collaborazioni principali includono quelle con il critico/romanziere Tim Lucas, il compositore svedese Peter Olof Fransson, il chitarrista Gary Lucas e, cosa più significativa per questa speciale apparizione di AngelicA, con il compositore Francesco Paolo Paladino e lo scrittore/paroliere Luca Chino Ferrari.
Il loro primo album insieme, Under an Endless Sky su Tompkins Square Records, ha ottenuto consensi unanimi, classificandosi tra i migliori dischi del 2023 per la stampa specializzata.
Per il concerto di AngelicA verranno eseguiti estratti da questo album, insieme a selezioni dal loro lavoro successivo: Monastir and Songs of Compassion.
Dorothy desidera ringraziare i curatori del festival AngelicA per il gentile invito, la sua famiglia per aver sostenuto il lungo viaggio dalla California, Luca Chino Ferrari per aver fornito un tessuto così ricco di immagini e parole, e Francesco Paolo Paladino per averle ricordato musicalmente i suoi anni formativi nella musica sperimentale.
Dice: “Essere qui mi appare come un ritorno a casa neo-dadaista, e spero che tutti lo troveranno interessante, se non coinvolgente”. (d.m.)
Melissa Falarski è polistrumentista e cantante, e insegnante di musica per bambini. Si esibisce regolarmente come vocalist, tastierista e trombettista con la band Point of Sail di Seattle, Washington. Specializzata in rivisitazioni del repertorio di gruppi come Steely Dan, Hall & Oates ecc. Melissa affiancherà sua madre Dorothy per questa occasione speciale sul palco di AngelicA.
Polistrumentista e musicoterapeuta, Pierangelo Pandiscia si forma con Giorgio Gaslini in improvvisazione jazz e come musicoterapeuta al CEMB di Milano e alla Scuola di Assisi. Specializzatosi in Antropologia Culturale, partecipa ai Simposi internazionali di Arte Preistorica e Tribale in Val Camonica e a Parigi, e compie viaggi di ricerca sui rituali musicali di guarigione in Nord Africa, India, Siberia e Centro America. Riceve l’iniziazione dai dervisci della Confraternita Gnawa di Marrakesh e Essauira di Tunisi.
Assieme a Gino Ape ha fondato gli Enten Hitti, un gruppo aperto di ricerca e sperimentazione sulle arti performative che opera da 25 anni in Italia e all’estero, componendo musiche in ambito ambient ed etnico con stile minimale, evocativo e ipnotico, esteso a volte anche alla forma cantata. Caratteristica distintiva del gruppo è l’originalità delle performance proposte: labirinti sonori, sleeping concert dalla mezzanotte all’alba, concerti nelle caverne o nel buio assoluto, reading di poesia sonora, ecc. Gli Enten Hitti hanno realizzato dal 1996 ad oggi sette dischi prodotti e distribuiti in Italia e all’estero da Aqua, Mercury/Consorzio Produttori Indipendenti, Hic Sunt Leones, Lizard e ADN.
Musicista ed educatore, Gino Ape ha studiato alla scuola di Paleografia Musicale di Cremona e presso la Scuola Civica di Cassano d’Adda. Pianista e oboista, intraprende un percorso di studio che lo porta dalla musica antica al rock, fino alla sperimentazione dell’elettronica e della musica seriale. Lavora in particolare sul paesaggio sonoro e sulle relazioni fra melodia, armonia e rappresentazioni spaziali del suono. Suona inoltre il duduk e molti altri strumenti etnici. Si occupa anche di teatro e arti figurative.
Con gli Enten Hitti, di cui fa parte, ha partecipato a decine di concerti e performance in festival nazionali e internazionali di musica, poesia e teatro. Moltissime le collaborazioni sia con musicisti che con attori, danzatori, performer: ricordiamo in particolare, Franco Battiato, Juri Camisasca, Claudio Rocchi, Vincenzo Zitello, Riccardo Sinigaglia, Eraldo Bernocchi, Sainkho Namtchylak, Eugenio Barba, Jerzy Grotowski.
Violinista e compositore, Giampaolo Verga si diploma in composizione al Conservatorio di Milano e si specializza con Master Class tenuta da Ligeti. Ha pubblicato due CD di musica sperimentale per violino, voce ed elettronica, e suonato in Italia e all’estero collaborando con artisti visivi (Alik Cavaliere, Mintoy) e gruppi di teatro sperimentale (Sisifo Perduto). Collabora inoltre stabilmente con gli Enten Hitti, con i quali ha inciso quattro album.
Alessandro Fogar vive a Grado (GO). Dopo il diploma in musica elettronica presso il Conservatorio Tartini di Trieste, ha seguito corsi e masterclass con Barry Truax, Agostino Di Scipio, Roberto Doati, Albert Mayr, Akio Suzuki, Pierre Mariétan e altri. Opera nel campo della musica elettronica e delle arti multimediali, con uno spiccato interesse verso i suoni naturali, i paesaggi sonori, la spazializzazione e i sistemi interattivi. Esplorato vari approcci per la generazione, registrazione e produzione del suono, e le composizioni che ne risultano sono spesso studi sulla trasformazione di suoni esistenti. I suoi dischi sono stati pubblicati da etichette internazionali come Frog Peak, S’Agita, AUA, Ants, AFE, Sirr.
Dalla fine degli anni 80, i suoi lavori sono stati presentati in rassegne e istituzioni come Traiettorie Sonore (Como), Stazione di Topolò 8UD), Experimental Intermedia (New York), European Centre for Peace and Development (Pola), Kunstverein Braunschweig Braunschweig (Germania).
Angelo Contini si interessa al jazz e alla musica improvvisata all’inizio degli anni ’70. Collabora con il trombettista Guido Mazzon e il batterista Tony Rusconi, e nei primi anni 80 entra nel Gruppo Contemporaneo (con Mazzon ed Edoardo Ricci), con cui incide l’LP Aspettando i dinosauri.
Prosegue inoltre nell’approfondimento delle potenzialità del trombone e del didjeridoo. Collabora con danzatori e artisti multimediali e tiene concerti in Italia, Francia, Belgio, Inghilterra, Germania, Stati Uniti.
Ha inciso con Gianni Mimmo (in duo e in vari altri suoi progetti: Tidal, Forgiving July, Five Rooms), EA-Electro Acoustic Orchestra, John Russell, Jean Michel Van Schouwburg, Tai-No Orchestra, Collettivo Di Resistenza Culturale, Cristiano Calcagnile, Xabier Iriondo, Filippo Monico, Massimo Falascone, Radu Malfatti, Vinny Golia, Evan Parker ecc.
Tiziano Popoli è compositore, pianista, direttore d’orchestra, arrangiatore e performer. E’ attivo dalla seconda metà degli anni ’80 nel campo della sperimentazione sonora, della musica elettronica e della musica d’uso. Crea musica d’ascolto e colonne sonore cinematografiche, musiche di scena e sound design per spettacoli e performance teatrali, coreografie e installazioni acustiche. Da molti anni si occupa di field recordings, documentazione sonora di luoghi e ambienti e realizza installazioni audiovisive interattive. Ha insegnato Informatica Musicale e ha tenuto workshop e masterclass presso Corsi di formazione, Conservatori e Università.
E’ stato direttore artistico di Rimusicazioni Film Festival, Bolzano.
Ha ricevuto numerose commissioni di composizione e si è esibito in Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Belgio, Olanda, Serbia, Romania, Bulgaria, Grecia, Montenegro, Iran, Corea del sud, Giappone, Canada, Stati Uniti.
Nel 2021, per l’etichetta newyorkese RVNG Intl./Freedom To Spend ha pubblicato il doppio vinile/cd Burn the Night / Bruciare la notte Original Recordings 1983-1989, contenente i suoi primi lavori. Nel 2022, per l’etichetta californiana Time Released Sound, ha pubblicato il vinile/cd In Lingua Mortuorum e, per la italiana Soave, il vinile Sull’Accordo Mimetico.
Francesco Paolo Paladino vive e lavora a Piacenza. Ha esordito nei primi anni 80 con la band post-punk La Pattona e con la new wave elettronica degli A.T.R.O.X. (due Lp su Trinciato Forte e Contempo Records, ristampati da Spittle nel 2011), per poi fondare il progetto sperimentale a organico variabile Doubling Riders (quattro album da metà anni 80 ai primi 90 su ADN, Supporti Fonografici e Il Museo Immaginario, raccolti nel 2019 in un box di sei cd da Spittle).
Dagli anni ’90 ha iniziato a girare film a soggetto, videoclip e documentari autoprodotti che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti in tutto il mondo (premio F.E.D.I.C. al 66° Festival di Venezia, vincitore al World Film Festival di Houston, New York Independent Film Festival).
Dal 2004 ha iniziato un nuovo corso di produzioni musicali documentate su cd pubblicati da Hic Sunt Leones e Silentes, affermandosi come compositore contemporaneo. Tra i tanti nomi che hanno collaborato alle sue produzioni ci sono Pierluigi Andreoni, Riccardo Sinigaglia, Martyn Bates, Alio Die, In Gowan Ring, Paolo Tofani, Edward Ka-Spel, Simon Fisher Turner, Aaron Moore (Volcano the Bear), Alain Neffe (Human Flesh, Bene Gesserit), Enomìsossab, Judy Dyble (Fairport Convention), My Cat is an Alien, Nico, Simon Balestrazzi, Jack Or Jive, Juri Camiscasca, ecc.
Luca Chino Ferrari è uno scrittore e paroliere italiano. E’ autore della prima biografia mondiale su Syd Barrett, Tatuato sul Muro. L’enigma di Syd Barrett (Gammalibri, 1986), e ha contribuito alla reunion della Third Ear Band negli anni ’80. Ha scritto libri anche su Third Ear Band, Pink Floyd, Robyn Hitchcock, Captain Beefheart, Tim Buckley, il pianista Mike Taylor, oltre ad articoli e recensioni per riviste come Ciao 2001, Vinile, Buscadero e Rockerilla. L’Editore Zona sta per pubblicare un suo nuovo libro su Barrett, mentre l’inglese November Books un suo saggio scritto con il musicista e saggista Chris Cutler che uscirà entro l’estate.
Ha fondato con Francesco Paolo Paladino, firmando tutti i testi, i progetti His Majesty The Baby e Dorothy Moskowitz & The United States Of Alchemy.
La foto di copertina dell’album e le riprese usate nei video promozionali di Under an Endless Sky (trailer) e di Unknown to Ourselves sono state realizzate dalla scultrice, fotografa e regista Maria Assunta Karini, che dagli anni 2000 cura la parte visiva e le special art editions delle produzioni di Paladino.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.