domenica 26 maggio 2024 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA °
– – > Christian Wallumrød (Norvegia)
– – > PianoKammer prima italiana
Christian Wallumrød pianoforte, elettronica
musiche di Christian Wallumrød
– – > Christian Wallumrød Ensemble (Norvegia, Svezia)
– – > AMPLIFY MANY prima italiana
Christian Wallumrød pianoforte, elettronica
Christian Wallumrød pianoforte, armonium, elettronica; Eivind Lønning tromba, elettronica;
Espen Reinertsen sax tenore, flauto dolce, elettronica; Tove Törngren Brun violoncello, elettronica; Per Oddvar Johansen batteria, vibrafono, elettronica; Stig Gunnar Ringen suono
musiche di Christian Wallumrød
a cura di Luca Vitali
° FOCUS NORGE #2 con il sostegno della Reale Ambasciata di Norvegia
Biglietti:
10 € | ridotto 5 €
Ridotto:
– per studenti dell’Università di Bologna, del Conservatorio di Musica
“G. B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale Lucio Dalla
– ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto
di 2 € sul biglietto intero
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
prevendite
Boxerticket
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
Nato nel 1971 a Konsberg, Christian Wallumrød è considerato uno dei maggiori esponenti della scena contemporanea norvegese. Dal suo esordio nel ’96 col trio Close Erase ai numerosi album incisi per etichette come ECM e Hubro, si è distinto per un’identità sonora personalissima e impossibile da categorizzare.
Nel 2014 PianoKammer (seguito sei anni dopo da Speaksome) ne ha rivelato l’originalità anche nella dimensione del piano solo, nella quale sposa una varietà di umori e scenari, alternando passaggi astratti ad aperture melodiche e intimiste.
“Wallumrød riesce a inventare nuove mutazioni e nuova musica proprio nell’attimo in cui pensiamo di aver già sentito tutto. C’è sempre qualcosa di storico nella sua musica. E qualcosa di futuristico” – ha scritto del suo solo Ivar Grydeland –; “ascoltarlo ci trasporta sia nel passato che nel futuro, senza un’idea precisa di dove si sia e in che epoca. Attraversiamo un paesaggio sonoro, ma ciò che ci mostra è episodico e liberatoriamente irrisolto: Berlino, Laurel Canyon, Mississippi, Hallingdal, Lipsia, Vienna… e al tempo stesso ci sentiamo accanto al suo sgabello al pianoforte, all’Hovseter di Oslo”.
* * *
Il Christian Wallumrød Ensemble ha esordito incidendo nel 2001 il cd Sofienberg Variations per la prestigiosa ECM Records, seguito da altri quattro album per l’etichetta tedesca, e da due per la norvegese Hubro (di cui l’ultimo ad oggi, Many, è del 2020).
Nel corso di tutti questi anni, sebbene ogni nuovo capitolo avesse la propria integrità estetica, l’Ensemble ha tracciato una linea di sviluppo coerente, dimostrando una distintiva unità di stile, tema e approccio compositivo. La loro musica si basa su elementi disparati che un critico potrebbe collegare, ad esempio, alla polifonia rinascimentale, alla musica di corte e sacra, alla tradizione popolare norvegese, al jazz d’avanguardia o alla quiete meditativa di John Cage e Morton Feldman.
Ma quali che siano i riferimenti, tutto è ambientato in un’austera economia di mezzi che pone grande enfasi sulla purezza del suono e sulla strumentazione acustica, maneggiata con precisione dai membri dell’ensemble, che contribuiscono in misura paritaria alla tessitura finale. La musica risultante è così unica che rappresenta quasi un genere a sé stante: nient’altro suona come il Christian Wallumrød Ensemble.
A partire da Many, suonato dallo stesso quintetto che si presenta ora ad AngelicA 2024, Wallumrød ha introdotto un nuovo importante elemento attraverso l’impiego dell’elettronica, affidata a ogni membro della band, con il compito di produrre sia lunghi intermezzi di musique concrète (che ricordano il modernismo elettronico sperimentale introdotto da compositori come Arne Nordheim e Pierre Henry), che di modificare in tempo reale i suoni acustici di sassofono, tromba, violoncello, percussioni, pianoforte e armonium; e dando così vita a un nuovo capitolo per l’Ensemble, che riassume allo stesso tempo la loro carriera unica, saltando coraggiosamente verso l’ignoto.
Christian Wallumrød lavora come musicista e compositore dal 1992. Dal suo esordio col trio Close Erase nel ’96, ha pubblicato numerosi album, ottenendo grande successo di critica con il proprio Ensemble (nel 2013 il cd Outstairs è stato premiato con il Grammy norvegese Spellemannsprisen).
Oltre che come compositore, Wallumrød si esprime anche come improvvisatore, come membro dal 2008 del gruppo franco-norvegese Dans Les Arbres (presenti ad AngelicA nel 2011 e al Centro di Ricerca Musicale nel 2018). Un altro progetto abbastanza recente è Brutter, duo “anti techno” con il fratello batterista Fredrik, visto al Centro di Ricerca nel 2015.
Nel 2013, AngelicA e Ultima Festival (Oslo) gli hanno commissionato il suo primo brano per orchestra, When celebrities dream of casual sleep (second try). Per il suo 50ennale nel 2014, il Kongsberg Jazzfestival gli ha commissionato una composizione per la Trondheim Jazz Orchestra. Nel 2015 ha scritto per il progetto Gjestehus dell’ensemble vocale Trondheim Voices, presentato in anteprima all’Olavsfestdagene. Ha inoltre composto per la compagnia di danza norvegese Ingun Bjørnsgaard Project, e musicato dal vivo il film di Larsens Where Man Returns per il Tromsø International Film Festival 2019; ha scritto inoltre negli ultimi anni pezzi per ensemble da camera (BIT20, Hakon Stene, Barolo, BOA) e per l’orchestra d’archi di Oslo, Ensemble Allegria.
Eivind Lønning (1983) è uno dei musicisti e compositori più importanti della scena musicale creativa norvegese. Dalle sue esperienze sia nel mondo del jazz che della classica, ha sviluppato un suono estremamente personale con la tromba.
Ha formato, con il sassofonista Espen Reinertsen, il duo Streifenjunko (che ha suonato al Centro di Ricerca musicale nel 2016), col quale, basandosi su tecniche esecutive estese e moderni concetti improvvisativi, ha inciso tre album acclamati dalla critica.
La sua recente collaborazione con Jim O’Rourke, «most, but potentially all» sarà pubblicata da Smalltown Supersound nel 2024.
Ha suonato inoltre con la Norwegian Radio Orchestra, il NEON Ensemble e in TIME TIME TIME, opera di Jennifer Walshe e Timothy Mortone. Come compositore ha realizzato opere su commissione per le arti performative, diverse delle quali per la coreografa Bára Sigfúsdóttir, tra cui una commissione della Biennale di Venezia 2019.
Espen Reinertsen (1979) ha iniziato come sassofonista e improvvisatore, dedicandosi in particolare allo studio delle tecniche strumentali estese. I suoi interessi si sono successivamente spostati verso la composizione e la produzione musicale, come si sente nei suoi album solisti Forgaflingspop e Nattsyntese. Utilizzando la sua voce, i testi e la programmazione, questi album riflettono il suo desiderio di riunire elementi musicali eterogenei per formare una miscela insolita. Suonare il sassofono è ancora una delle sue principali occupazioni e il suo contributo può venire ascoltato in rinomati ensemble come Christian Wallumrød Ensemble, Koboku Senju (con Eivind Lønning, il tubista Martin Taxt, il chitarrista Tetuzi Akiyama, e Toshimaru Nakamura al no-input mixer), la Trondheim Jazz Orchestra, e nel duo Streifenjunko. Tra i premi da lui ricevuti ci sono lo SpareBank 1 SMN JazZtipendiat, De Unges Lindemanpris, Spellemannsprisen (Grammy norvegese) come membro del Christian Wallumrød Ensemble ed il Trondheim Jazzfestivals Talentpris.
Tove Törngren Brun è una violoncellista svedese che vive nella regione di Stoccolma. Si è diplomata al Royal College of Music svedese e al Conservatorio di Musica di Morlacchi di Perugia. Ha conseguito il master presso il Norwegian College of Music nel 2008. Oltre a essere un membro del Christian Wallumrød Ensemble, ha suonato e inciso in formazioni che coprono i generi più diversi dal pop alla musica classica da camera: funk e soul con Patrik Kolar & His Funky Friends, symphonic metal con i Therion, musica classica con Priori Piano Quartet, prog rock con Thieves’ Kitchen, country pop con Viktor Olsson…
Per Oddvar Johansen ha svolto per molti anni un ruolo importante nella musica norvegese lavorando a lungo con figure rivoluzionarie come Helge Lien, Christian Wallumrød e Petter Wettre. Porta la sua cifra fantasiosa in tutto ciò che fa e il suo album di debutto “Let’s Dance” su Edition Records (2014) ha puntato i riflettori su un musicista che meritava l’attenzione da molto tempo. La sua prima incisione risale al 1986, e dal ’95 al 2007 è stato il batterista del primo trio di Wallumrød, Close Erase. Nel 2002 ha esordito su ECM con The Source and Different Cikadas, assieme a Trygve Seim e Øyvind Brække. Ha inciso a proprio nome The Quiet Cormorant (Losen Records) nel 2020, e nel ’21 in duo con Seijiro Murayama su Ftarri.
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