sabato 15 maggio 2021 – ore 19 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA §
>Francisco López + Reinier van Houdt (Spagna/Olanda, Olanda) prima apparizione italiana
Francisco López (Spagna, 1964)
untitled #400 (2015-2021) prima assoluta
per pianoforte senza corde e sistema audio immersivo
– primo movimento per pianoforte senza corde
– secondo movimento per sistema audio immersivo al buio
Reinier van Houdt pianoforte senza corde; Francisco López sistema audio immersivo
musiche di Francisco López
a cura di Walter Rovere
§ con il sostegno dell’Ambasciata e del Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi
si ringraziano Barbara Ellison, Jos de Ling, Musique Action Festival
Biglietti
8 €
ridotto 5 €
per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
ai possessori della Card Cultura verrà applicato uno sconto di 2 € sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
Prevendite
su www.boxerticket.it
ATTENZIONE posti limitati – secondo le normative attuali
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
untitled #400
Il “pianoforte senza corde” (o “pianoforte rovesciato”) è un non-strumento acustico sviluppato da Francisco López e Reinier van Houdt. Inizialmente è stato ispirato dall’installazione di López “The [Music] Room” (New York, 2014), parte della quale utilizzava un pianoforte Disklavier in esecuzione completamente automatica ma con i martelletti che non toccavano le corde.
Il pianoforte senza corde è costituito esclusivamente dalla struttura interna intatta, composta da tasti, martelletti e parti meccaniche interconnesse, estratta da un pianoforte standard e utilizzata come unità di esecuzione autonoma. “Untitled # 400” è una composizione creata appositamente da López a partire dalle peculiari caratteristiche sonore e meccanico-comportamentali del pianoforte senza corde. È stata sviluppata in stretta collaborazione con Reinier van Houdt negli ultimi sei anni, e terminata nel 2021. Il primo movimento è eseguito da van Houdt acusticamente, con il pianoforte senza corde. Il secondo movimento è una costruzione evoluta in studio di registrazione creata esclusivamente dai materiali sonori del primo movimento, ed è eseguita da Francisco López utilizzando un sistema audio immersivo nell’oscurità.
Francisco López è riconosciuto a livello internazionale come una delle figure principali nel campo della musica sperimentale e dell’audio-arte. La sua esperienza nel campo della creazione sonora e il suo lavoro con le registrazioni ambientali copre un periodo di quarant’anni, durante i quali ha sviluppato un universo sonoro totalmente personale e iconoclasta e basato sull’ascolto profondo del mondo. Ha realizzato centinaia di installazioni sonore, progetti con registrazioni sul campo e concerti/performance in oltre settanta paesi in tutto il mondo, tra cui le principali sale da concerto internazionali, musei, gallerie e festival, come: National Music Auditorium (Madrid), PS1 Contemporary Art Center (New York), Museum of Modern Art (Parigi), International Film Festival (Rotterdam), Festival des Arts (Bruxelles), EMPAC (Troy, USA), Darwin Fringe (Darwin, Australia), Institute of Contemporary Art ( London), Museum of Modern Art di Buenos Aires, Museum of Contemporary Art of Barcelona, Center of Contemporary Art (Kita-Kyushu, Japan), National Museum Reina Sofía (Madrid), Spanish Pavillion of the International Expo Zaragoza (Spagna), ecc. Le sue composizioni in solo o in collaborazione con altri artisti (tra cui Miguel A. Ruiz, John Duncan, Zbigniew Karkowski, Amy Denio, Jorge Reyes, Steve Roden, Maurizio Bianchi, Domenico Sciajno, Soundwalk Collective, ecc) sono state pubblicate da più di 400 etichette discografiche in tutto il mondo. Tra i numerosi premi ricevuti, López ha ricevuto cinque menzioni d’onore al prestigioso Ars Electronica Festival (Austria) ed è il beneficiario di un Qwartz Award (Francia) per la migliore antologia sonora.
https://franciscolopez.bandcamp.com http://www.franciscolopez.net
Reinier van Houdt ha studiato pianoforte a Budapest e all’Aia. Presenta concerti e performance con pianoforte, campionatore, harmonium indiano e sintetizzatori analogici. Ha acquisito – attraversando diverse scuole, stili e generi – un repertorio speciale che è il frutto di una costante ricerca personale, sia derivata dal rapporto diretto con i compositori, che dalla ricerca negli archivi, che dalla “composizione” e dalla “messa in scena” di programmi di concerti. Ha lavorato con compositori come John Cage, Olivier Messiaen e Alvin Lucier, gruppi teatrali come Andcompany&Co, Hotel Modern, Veenfabriek, Cryptic e per la propria compagnia Zoogdier; oltre che con le compagnie di danza Leine & Roebana e Scapino.
Ha presentato prime dei compositori più diversi come Alvin Curran, Kaikhosru Shapurji Sorabji, Robert Ashley, Jerry Hunt, Maria de Alvear, Charlemagne Palestine, Giacinto Scelsi, Walter Marchetti, Yannis Kyriakides, e suonato in locali in tutto il mondo, tra cui Knitting Factory (New York), Music Gallery (Toronto), Paradiso (Amsterdam), Apollohuis (Eindhoven), Alternativa (Mosca), Hebbel Theatre (Berlino), Logos (Gent), Setagaya Gallery (Tokyo), Mills College (Oakland). Ha fatto parte dell’Ives Ensemble e del MAE di Maarten Altena, poi divenuto l’ensemble di musica sperimentale MAZE, ed è membro dal 2012 dei Current 93. Ha inoltre collaborato, tra gli altri, con Christian Marclay, Jurg Frey e Michael Pisaro, e pubblicato a proprio nome lavori basati su elettronica e field recordings per le etichette Hallow Ground, Matière Mémoire e per il festival online “AMPLIFY 2020: quarantine”.
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