martedì 7 maggio 2013 – ore 21.30 – Basilica di Santa Maria dei Servi – BOLOGNA °
Terry Riley Organum for Stefano (Stati uniti)
Terry Riley (Stati uniti, 1935)
Organum for Stefano (2013) prima assoluta per Stefano Scodanibbio (Italia, 1956 – Messico, 2012)
Terry Riley organo
musiche di Terry Riley
° nell’ambito di Terry Riley & friends … Music in Curved Air, 6>10 maggio 2013 – Bologna, Lugo, Modena; un progetto di AngelicA; una coproduzione di AngelicA, Fondazione Teatro Rossini – Lugo Opera Festival, Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono; con il sostegno di Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna
Biglietti 10 €
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
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Organum for Stefano. Stefano Scodannibbio è stato uno dei miei più cari amici e collaboratori musicali. Abbiamo suonato come duo in numerosi concerti negli Stati Uniti, in Messico e in Europa. Alla fine di ogni concerto eseguivamo sempre un raga della tradizione della musica sacra del nord dell’India, una musica profondamente emozionante e meditativa. Quando ho sentito Stefano suonare il contrabbasso per la prima volta, era come se stessi ascoltando un’immensa orchestra d’archi, in perfetta armonia e accordo con la corrente di suono universale… un oceano di suono che, credo, è il fondamento di tutta la vita. L’eterno OM.
Stefano si distingueva perché sembrava essere in grado di dare al contrabbasso la libertà di esprimere la propria vera voce e natura. Al tocco delle sue dita, lo strumento rispondeva con amore ed emetteva onde di pure frequenze. Stefano ha scoperto un’essenza e un genere musicale per il quale il contrabbasso è stato creato. La sua prematura scomparsa nel Gennaio del 2012 è stata un’enorme perdita, per me, per i suoi tanti amici e per gli amanti della musica in tutto il mondo. Era una persona cordiale, dal carattere straordinario, energico, geniale – in altre parole, insostituibile. Questo concerto (una delle mie rare esibizioni all’organo a canne) è un omaggio a lui, ed è mia intenzione assemblare in maniera spontanea un flusso caleidoscopico di idee ispirate dalla nostra amicizia.
Terry Riley, febbraio 2013
Nato nel 1935 a Colfax, California, Terry Riley è considerato uno dei padri del minimalismo. L’incontro con La Monte Young all’Università di Berkeley e il comporre assieme musiche per balletti di Anna Halprin nel ’60, ma anche il lavorare come pianista ragtime al Gold Street Saloon di San Francisco e nei cabaret di Parigi e infine diventare allievo di Pandit Pran Nath, sono tutti eventi che lasceranno tracce evidenti nella sua musica. Il suo primo capolavoro In C (’64), è probabilmente l’opera che conta più esecuzioni del minimalismo, da parte degli ensemble più diversi (dai Piano Circus alla Shangai Film Orchestra agli Acid Mothers Temple – nel 2011 AngelicA presentò la versione per ensemble di contrabbassi di Stefano Scodanibbio).
Ma ancor più successo ebbero i suoi concerti per organo e sistemi di tape delay, concepiti “come modelli di operazioni molecolari e universali con turbinanti galassie di suono”, e in particolare A Rainbow In Curved Air(68) divenne un minor hit dell’era psichedelica.
Influenzato principalmente dalle forme improvvisative jazz e indiane, lungo gli anni ’70 le sue composizioni erano per lo più sketches per le performance dal vivo, ma l’incontro con il Kronos Quartet frutta 18 lavori (per quartetto, quintetto, o concerti con aggiunti orchestra o coro), dal 1984 al 2010, e dagli anni ’90 in poi compone tra gli altri per i quartetti fiatistici ROVA e ARTE, per la Saint Louis Symphony, per la Philadelphia Chamber Orchestra, e per il Paul Dresher Ensemble. Oltre che in solo, si è esibito inoltre con i quintetti Khayal e All Stars, in duo con Stefano Scodanibbio, in trio con George Brooks e Krishna Bhatt, e più recentemente con Tracy Silverman e il figlio Gyan.
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